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FORUM NEWS/Recensioni

 Big Dai X Dynamite Action Evolution Toy - La recensione che la dice tutta

 |  Lista discussioni  | 
13/11/2014 20:12:26
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Tracian (dal 18/04/02)
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E` arrivato!

In realtà la recensione la pubblico domani (con le foto, così Pi-Chan è contento), ma per il momento ci tenevo ad avvertire tutti coloro cui sta arrivando questo robot di stare MOLTO, MOLTO, MOLTO attenti alla trasformazione della testa. Nel mio caso - e vi assicuro che sono estremamente cauto quando maneggio i giocattoli - si è rotta 10 secondi dopo essere uscita dalla confezione!

Abbiate un attimo di pazienza, e appena trovo il tempo di scrivere vi spiegherò esattamente il perché.

Nel frattempo, attenzione!
14/11/2014 01:28:49
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jaguar (dal 04/08/11)
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Io andrò a prenderlo lunedì dal Nik, fai presto!Anche perchè nei video vedo staccarsi la copertura della testa spessissimo..
Immenso il commento sui Guardiani, mi trovi d`accordissimo..per un attimo ho creduto pensassi fosse un film fatto dagli ex Cm`s...
14/11/2014 11:22:36
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Tracian (dal 18/04/02)
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Ecco come promesso la recensione del Big Dai X, uno dei robot che io considero più belli per via del design originale e particolarmente “meccanico”, abbastanza plausibile nelle sue pesantezze e piccole asimmetrie industriali. Le foto le metto a parte nel prossimo post. Si parte!

La scatola
Il primo impatto è quello che ho ormai capito essere tradizionale con i prodotti della Evolution Toy. In altre parole: terrore per il peso inesistente della scatola, che in questo caso si somma all’inquietudine di una scatola dalle dimensioni pari alla metà di quelle del recente Daikengo della stessa casa.
Per fortuna quando la si apre si scopre che non c’è da preoccuparsi. I pezzi necessari ci sono tutti nel solito vassoietto termoformato, e anzi credo sia stata la prima volta in dieci anni che nell’estrarlo e vedere il robot ho esclamato a voce alta «madonna, quanto è bello!». Le istruzioni sono su un foglio in bianco e nero in bassa risoluzione – e ovviamente in giapponese – le cui foto rappresentano oltretutto a volte il prototipo non dipinto, quindi si capisce abbastanza poco.

Nella busta che contiene il foglio compare inoltre il primo indizio della Maledizione dell’X-Bomber: un minifoglietto aggiunto evidentemente all’ultimo momento che spiega come trasformare la testa-astronave. Peccato che:
A) Sia in giapponese;
B) Mostri l’operazione su una testa priva del simbolone (fragilissimo) a forma di X;
C) Sul modello vero quel simbolone renda impossibile usare le unghie per separare gli elementi che compongono la testa, come invece suggeriscono le istruzioni.

Il robot
C’è poco da discutere: io l’ho trovato così bello da commuovere, soprattutto se rapportato ai vintage. Il colore rosso scuro rende molto meglio che in foto, lo sculpt non ha le piccole manchevolezze che mi avevano un po’ deluso sul Daikengo, la colorazione è fatta molto bene. Il livello di dettagli inoltre è impressionante, con tutti quei pannelli di meccanismi a vista. Ho capito che i progettisti avessero fatto un lavoro splendido quando ho scovato dettagli di cui ignoravo l’esistenza nell’originale, tipo le frecce dipinte sotto i coprispalla, che riprendono le decorazioni più visibili sulle gambe e le dita, o le pannellature sulla parte interna del bacino. L’unico particolare che mi ha lasciato un po’ perplesso è la forma dei “pettorali”, che nella serie erano decisamente arrotondati e qui più piatti – ma l’effetto finale è più elegante che nel telefilm, quindi va benissimo.

Rispetto al Daikengo (scusate se lo tiro sempre in ballo, ma è l’unico altro Dynamite che ho) i giunti magnetici sembrano decisamente più solidi. Ho trovato ridicolo che ci siano articolazioni persino dove non servono: bacino, vita e petto sono per esempio tre pezzi separati! Altri dettagli tecnici vanno dal sublime (gli alettoni negli stinchi, che si estraggono molto più di quanto si veda nelle foto ufficiali) al discutibile (gli sportelli nel petto, che tendono a rimanere in mano quando li si apre).

Nota importante: per quanto il robot in sé sia ben solido, io mi sono trovato da subito a maneggiarlo con il sacro terrore con cui si tengono in mano i modellini in kit. Il design prevede infatti un sacco di cannoncini, antennuzze, missiletti e altri particolari decisamente molto delicati, che danno l’idea di spezzarsi appena li si guardi storto. Magari sono io che esagero, ma come leggerete tra poco il timore sembra fondato.

Un altro aspetto un po’ problematico è – come era accaduto con lo Zero Tester – il fatto che tutto sembra sia stato assemblato quando la vernice era ancora fresca, incollando un po’ le parti. Nel caso di cose come i pannelli del petto non è un gran problema (anche se per aprirli ho dovuto fare leva con un bisturi perché le unghie non bastavano); nel caso di altri particolari… beh, parliamone subito e togliamoci questa preoccupazione.

[Continua]
14/11/2014 11:22:52
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Tracian (dal 18/04/02)
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La trasformazione
Partendo con gli aspetti positivi, per un robot con una trasformazione semplice come il Big Dai X questo modello rivela dettagli che francamente non ricordavo di avere visto nel telefilm. Per fare due esempi: la cabina del torso scorre in avanti, così come quella della testa – rendendo i componenti un po’ più “astronavi” anziché solo “pezzi smontati”.
Nelle foto pubblicitarie si certi particolari si capiscono con difficoltà, quindi ve li segnalo:

- I reattori all’interno delle ginocchia, che rimangono esposti in modalità astronave, sono degli accessori magnetici da aggiungere sugli snodi a sfera
- Il giunto fra vita e bacino usa l’orribile perno a T standard di questa serie, che a me continua a dare l’idea di un pezzo facilmente rompibile
- Le mani sono montate su un perno a sfera non magnetico, e si staccano e riattaccano senza quegli sforzi inquietanti tipici anche dei SOC
- Scordatevi una trasformazione “perfect change”: purtroppo bisogna aggiungere diversi accessori
- Il carrello posteriore del modulo con le braccia è appunto un pezzo aggiuntivo. Solo che ha delle tolleranze così nanometriche che ho preferito non rischiare a montarlo, perché la manovra necessaria lo sforza parecchio
- I cingoli del modulo delle gambe sono un pezzo unico, e fra l’altro i cingoli veri e propri sono l’unico particolare colorato maluccio, tanto che sotto la vernice grigia si intravede ancora il rosso della plastica
- Per trasformare le gambe (beh, diciamo “piegarle”, che è più realistico) bisogna staccare delle parti a incastro
- Le gambe in modalità astronave sono il pezzo più instabile, che tende a prendere facilmente pose stranamente sghembe a meno di montarle sui cingoli
- Se siete malati di precisinaggine, nella convezione ci sono pure dei “tappi” da montare nei piedi per coprire il tallone vuoto necessario a ruotarli per la trasformazione
- Quella specie di reattorone in corrispondenza del collo è un altro accessorio da aggiungere – e che mi ha dato l’impressione di essere piuttosto fragile
- La testa… Beh, merita un discorso a parte

La testa
Nel mio caso è andata così. Ho aperto la scatola, guardato le istruzioni, sganciato la testa, provato MOLTO delicatamente ad aprirla per trasformarla in navicella, e… CRAC! Tempo dieci secondi dall’arrivo del robot, l’avevo già rotta.
Il punto è che, per amore di fedeltà al telefilm, questo componente lungo circa 2, 5 cm è privo del benché minimo punto d’appiglio – e inoltre c’è la X gigante e friabilissima a stare in mezzo alle scatole. Di conseguenza l’apertura diventa un esercizio zen di micropressioni e minitrazioni, reso ancora più complicato dall’effetto “vernice incollata” di cui parlavo prima.

Quando finalmente si riesce a creare una fessurina fra le due parti del “casco” avviene poi una cosa diabolica. Mentre si continua a tirare con stracautela, l’attrito fra i pezzettini che compongono la testa diminuisce di colpo: la forza si trasferisce così sui giunti a scorrimento microminuscoli che si trovano all’interno e – nella miglior tradizione delle mai sufficientemente maledette anche di Baldios CM’s – tutto lo stress si scarica su un nanopezzettino di plastica non rinforzata. Risultato: CRAC!, appunto.
Per fortuna nel mio caso la rottura non è stata completa e c’è ancora un minimissimo lembo di plastica a tenere tutto assieme… ma non so per quanto. La parte buona è che da richiusa la testa dovrebbe stare insieme anche col giunto rotto; quella brutta è che si rischia di sforzare quel pezzo anche nel richiuderla.

Giudizio finale
Suppongo dipenda tutto da come si considera questo oggetto. Se per voi è una bella statua da mettere in vetrina e di cui cambiare la posa una volta ogni tanto, direi che è meraviglioso anche se un po’ costosetto (ma il rapporto prezzo-qualità fa incavolare notevolmente meno che col Daikengo). Se invece cercate un robot con cui giocare… statene alla larga, perché sembra fatto apposta per invitare l’autodistruzione.

D’altra parte questo Big Dai X è la più bella versione mai vista di un personaggio che nella versione vintage trasformabile “giusta” (ce n’è anche un modello “di mezzo” che fa una trasformazione tarocca che non c’entra niente con il telefilm) è semplicemente irraggiungibile per i comuni mortali. Come al solito tutto si riduce quindi a capire con che spirito vi ci avvicinate: se è per amore del personaggio gli noterete soprattutto i grossi pregi; se a muovervi è invece il completismo o un tentativo di speculazione gli altrettanto grossi difetti vi colpiranno come un pugno nell’occhio.

E… attenti alla testa!
14/11/2014 11:38:55
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Tracian (dal 18/04/02)
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Le foto
Come al solito, spero che l`ordine di pubblicazione non venga mescolato. I soggetti comunque sono:

* L`interno della testa. Come si intuisce dalle proporzioni col dito è molto difficile fotografarlo bene (o almeno decentemente, nel mio caso), ma si dovrebbe notare la fragilità del sostegno che unisce il "casco" al supporto di scorrimento

* Uno dei dettagli inattesi che mi hanno colpito: l`articolazione della spalla riprende il motivo "a frecce" della livrea. Quel cannoncino centrale si aggancia magneticamente al posto della testa

* Un particolare (fin troppo "macro") del ratchet joint della spalla. Nella foto si vedono delle piccole imprecisioni di verniciatura che dal vivo sono talmente piccole che non le avevo nemmeno notate

* I reattori magnetici delle gambe, che si applicano a parte. Qui si nota anche come questa trasformazione abbia angoli improbabili che nelle foto ufficiali non si vedono mai

* ...e infatti, guardando da un`altra prospettiva i reattori appaiono tutti storti (hanno stranamente una forma che impedisce di poco di applicarli con un orientamento preciso). In compenso quegli alettoni hanno un`estensione che non mi sarei aspettato

* Foto ginecologica degli alloggiamenti delle anche, con una bella guarnizione in gomma antiscivolo, e delle articolazioni doppie nella coscia, che permette una posabilità eccelsa

* Qui vediamo le magagne... Lo sportello sul petto che si è prontamente staccato quando l`ho aperto; il perno a T usato in vita che non mi convincerà mai del tutto; l`alloggiamento dei giunti delle spalle... e la verniciatura dell`interno vita già graffiata benché l`abbia smontato UNA volta sola

* Infatti, ecco dov`è finita la vernice: sull`altro pezzo. In compenso è carino che si siano ricordati di fare una pannellatura pure lì. Ma quel perno! Quel perno!

* Il Big Dai X esibisce la sua posabilità, e ne approfitta per urlare al cielo la sua frustrazione per essere vittima di un destino cinico e baro
14/11/2014 11:41:52
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Tracian (dal 18/04/02)
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Spero che la recensione vi possa essere utile.

Già che ci sono, ne approfitto per ringraziare i Mod di come stanno forgiando il mio carattere, dimenticandosi di cancellarmi le segnalazioni nonostante le recensioni si moltiplichino

Che vi credete? E` così che nascono i veri duri: ancora un po`, e Marion Cobretti mi fa `na pippa, a me...
14/11/2014 12:04:59
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Chrome Skull (dal 14/10/11)
MODERATORE

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L`unico che può togliere le segnalazioni è il WM. Noi le mettiamo e basta.

Cmq complimenti per le recensioni. Davvero esaustive e ben fatte.

Inoltre adesso so che dovro stare molto lontano dal Big Dai X di Jaguar....
14/11/2014 13:48:39
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Pi-chan (dal 30/07/03)
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Grazie Tracian!!!!
Hai fatto un lavorone!!!!


...e anche le foto sono veramente belle!!!!


.....adesso posso cominciare a sudare freddo.....
14/11/2014 14:17:16
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Tracian (dal 18/04/02)
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Eheh... Per avere quelle foto non hai idea di quante ne abbia scattate... Decisamente il fotografo non è il mio lavoro.
14/11/2014 23:34:48
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jaguar (dal 04/08/11)
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Grande Tracian!Il rosso si evidenzia moltissimo nelle tue foto, mi confermi le impressioni positive che avevo avuto
Passi a Novegro quest`anno?
14/11/2014 23:50:27
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Tracian (dal 18/04/02)
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No, mannaggia... Novegro cade sempre in concomitanza con un mio impegno mensile.
Peccato, perché mi farebbe davvero piacere conoscere dal vivo almeno una parte delle persone con cui si chiacchiera da anni...
14/11/2014 23:55:23
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Tracian (dal 18/04/02)
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Oops. Mi accorgo solo ora di non avere segnalato un altro particolare che ho apprezzato moltissimo: sotto le "suole" c`è un rettangolino di gomma antiscivolo, a dimostrare che i dettagli (beh, quasi tutti...) sono stati progettati da qualcuno che ne capisce davvero.


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