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FORUM OT/Attualità

 [POLITICA/SOCIETA`] - i referendum del 12/13

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08/06/2011 23:57:58
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BaronKarza (dal 03/01/05)
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stirner...era proprio cio` che volevo dire :-)

BK
09/06/2011 00:26:00
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Stirner (dal 09/09/06)
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Ah...
09/06/2011 00:40:59
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momello (dal 03/12/09)
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"Il nucleare non è certo l`optimum ...ma non perchè siano pericolose le centrali (un onda da 14 metri da noi non potrebbe mai venire e il terremoto si è visto che non ha fatto danni alla centrale), ma perchè ancora non c`è un modo sicuro di smaltire le scorie...."

Takiro hai mai sentito parlare del terremoto di Messina?


Tratto da wikipedia:

Il terremoto di Messina del 1908 è considerato uno degli eventi più catastrofici del XX secolo.
Lunedì 28 dicembre 1908 un terremoto di 7, 2 Mw (XI Mercalli) si abbatté violentemente sullo Stretto, colpendo Messina e Reggio in tarda nottata (5, 21 circa). Uno dei più potenti sismi della storia italiana aveva quindi còlto la regione nel sonno, interrotto tutte le vie di comunicazione (strada, ferrovia, telegrafo, telefono), danneggiato i cavi elettrici e del gas, e sospeso così l`illuminazione stradale fino a Villa San Giovanni e a Palmi.
Ai danni provocati dalle scosse sismiche ed a quello degli incendi si aggiunsero quelli cagionati dal maremoto, di impressionante violenza, che si riversò sulle zone costiere di tutto lo Stretto di Messina con ondate devastanti stimate, a seconda delle località della costa orientale della Sicilia, da 6 m a 12 m di altezza (13 metri a Pellaro, frazione di Reggio). Lo tsunami in questo caso provocò molte vittime, fra i sopravvissuti che si erano ammassati sulla riva del mare, alla ricerca di un`ingannevole protezione. Improvvisamente le acque si ritirarono e dopo pochi minuti almeno tre grandi ondate aggiunsero al già tragico bilancio altra distruzione e morte. Onde gigantesche raggiunsero il litorale spazzando e schiantando quanto esistente. Nel suo ritirarsi la marea risucchiò barche, cadaveri e feriti. Molte persone, uscite incolumi da crolli ed incendi, trascinate al largo affogarono miseramente.
09/06/2011 02:00:00
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Tracian (dal 18/04/02)
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Io voterò SI su tutte le schede anche se ritengo che l`energia nucleare (con le tecnologie di oggi, non quelle di 20 anni fa alla base dei progetti di centrale che vorrebbero costruire in Italia) sarebbe più efficiente di altre.

Il problema non penso siano le centrali in sé, ma il modo in cui verrebbero costruite. In una nazione in cui tutti i cantieri edili sono fuori norma e la corruzione fa risparmiare sui materiali rendendo insicure perfino le scuole in cui passano le giornate i bambini... pensate davvero che una centrale sarebbe costruita a regola d`arte? Sinceramente io non me la sento di scommettere sull`onestà di chi deve scegliere se usare materiali a norma o di scarto...

Anche sull`acqua il discorso è semplice. Fino a oggi i comuni e lo Stato sono sempre riusciti a fare funzionare gli acquedotti. In quasi tutto il mondo gli acquedotti sono gestiti con soldi pubblici. Stante questo, quale motivo ci può essere per passarne la gestione a una azienda privata il cui obiettivo dichiarato è di guadagnare più soldi possibile (sulle nostre teste)?
09/06/2011 08:14:07
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16055_ban (dal 06/09/09)
BANNATO

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Con lo tsunami che ha colpito il Giappone e il seguente incidente alle centrali nucleari di Fukushima il referendum sul nucleare, passato inizialmente sotto silenzio, ha assunto via via un ruolo sempre più importante nella politica italiana. Ma a colpi di abrogazioni di legge, ricorsi alla Cassazione e alla Consulta questo referendum ha perso valore, e da strumento dotato di una reale forza decisionale e si è di fatto ridotto a mero atto simbolico.

In Italia il nucleare, inteso come produzione, non come consumo, è stato cancellato nel 1987 sempre con un referendum, nato dopo la tragedia di Chernobyl. L’Italia, infatti, ha prodotto energia nuclere per quasi trent’anni, dal 1963 al 1990, quando l’ultima centrale venne chiusa. Da allora non sono mancati tentativi di riportare l’energia nucleare in Italia; l’ultimo è del 2008, quando il governo di centrodestra ha approvato la “Strategia energetica nazionale”, che dispone la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Ed è su questa legge che, inizialmente, si era basato il quesito sui cui si voterà il prossimo 12 e 13 giugno.

Ma l’incidente di Fukushima e l’onda emotiva che ne è derivata, nel mondo e in Italia, ha portato il governo a sospendere la norma oggetto del referendum, tentando in questo modo di annullarlo, visto il crescente fronte del Sì. Negli ultimi giorni, però, la Corte di Cassazione ha deciso di tenere in vita il referendum riformulando il quesito proprio facendo riferimento agli atti del governo che hanno abrogato il nucleare e che ora recita così: “Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto-legge 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?”. Un quesito ammesso proprio oggi, in via definitiva, anche dalla Corte Costituzionale.

Cosa significa e cosa dicono i due commi in questione? Si tratta dei commi che prevedono la sospensione del programma nucleare in attesa degli stress test e la strategia energetica nazionale.
Il primo parla esplicitamente di energia nucleare e recita: “Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”.

Decisamente vago, invece, il comma 8. Si parla di adttare la Strategia energetica nazionale, la quale dovrà poi individuare le cose che seguono:
le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia
la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento
il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo
l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico
la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica
la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra
la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali.

Un compito, direbbero i giuristi, di natura programmatica, il cui dettaglio è insomma tutto da definire. E che, letto così, appare più come programma di politica energetica che di scelta vera e propria sul nucleare.

Ad ogni modo, il quesito passa come scelta sull’avere le centrali o non averle. A questo punto, bisogna chiedersi se votando Sì, si bloccherà in futuro la produzione energetica tramite ricorso al nucleare? La risposta è, paradossalmente, no. Una vittoria del Sì, infatti, non avrebbe effetti concreti sul fronte dell’energia nucleare ma soltanto effetti simbolici. Non va dimenticato, infatti, che le norme su cui si vota riguardano una sospensiva , cioè un atto con cui il Governo sospende le scelte in materia per rinviarle a tempi diversi. Non ci si pronuncia, insomma, su una una legge a favore del nucleare. Ecco perché la situazione permetterebbe al governo di portare in Parlamento una nuova “Strategia energetica nazionale” in futuro, nel quale sia contemplata l’energia nucleare.

In caso, invece, di vittoria del No o di non raggiungimento del quorum, il governo potrebbe portare avanti l’attuale “Strategia energetica nazionale” che, appunto, contempla la produzione di energia nucleare.

Quello sul nucleare, dunque, è un referendum atipico con un significato più politico che legislativo. E’ unanime la sensazione che si tratti di un pronunciamento popolare sulla politica (energetica) del governo Berlusconi. Che vinca il Sì o che vinca il No, tuttavia, non è determinante per il futuro del nucleare in Italia.
11/06/2011 07:17:22
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Pufendorf (dal 28/01/10)
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sui referendum per come la vedo io sono 3 no ed un si. I referendum sull`acqua sono un inganno bello e buono. La privatizzazione dell`acqua non esiste.

L`acqua in Italia è pubblica ed è così dai tempi del testo unico del 1933. Non è stato modificato nel 1994 con il T.U. n. 16 e la legge attuativa. E` così ancora adesso. Quello che si vuole privatizzare è la gestione del servizio idrico integrato, ovvero la fornitura dell`acqua (depurazione e trasporto) fino alla sua depurazione con lo smaltimento dei reflui. In Italia attualmente il sistema è basato sugli ATO (ambiti territoriali ottimali), nei quali sono gli enti territoriali che decidono a chi affidare la gestione del servizio. La gestione è affidata spesso in house con le famose municipalizzate, altrimenti viene affidata a società. Le società in questione possono attualmente essere private o pubbliche.

La stragrande maggioranza di esse sono formalmente di diritto privato ma in realtà sono pubbliche. Vi faccio un esempio. In Toscana ci sono 2 ato. Quello n. 1 dell`Alta Toscana ha dato la gestione ad una società che si chiama Gaia S.p.A. Un soggetto di diritto privato, ma solo formalmente perchè i soci di Gaia sono tutti e 46 i Comuni dell`Ato.

Quando parliamo di gestione del sie, dunque dobbiamo prima di tutto vedere se chi gestisce è un soggetto privato o si tratta di un affidamento in house. Nel primo caso occorre documentarsi sulla compagine societaria. Ad esempio il gruppo Hera, soggetto privato operativo in alcune ATO dell`Emilia Romagna, non ha il controllo delle società che gestiscono i sie, prevalentemente in mano pubblica (mi riferisco all`ATO 5 di Bologna e dei suoi 60 Comuni)

I privati controllano le società di gestione nel 3% dei casi in Italia. Gli unici casi di privati che gestiscono poco lucidamente il sie che ho trovato documentati sono noti ma sono SOLAMENTE 2. Alcuni Ato in Lazio (questione ACEA) ed alcuni Ato in Sicilia, dove la situazione ambientale è comunque molto molto particolare. I privati nella gestione dell`acqua in Italia.....NON CI SONO QUASI PER NIENTE.

Se il sistema idrico italiano (ma occorre guardare i dati integrati, per adesso devo generalizzare) nel complesso non funziona la colpa non è dei privati, ma del pubblico. Se gli investimenti non vengono fatti e la rete perde il 40% dell`acqua la colpa (al 97% dei casi) è della gestione pubblica, perchè il 97% della gestione è in mano pubblica.

Guardate che il costo dell`acqua non è basso perchè non c`è la remunerazione del capitale investito, è basso perchè, in genere, il fallimento gestionale delle società pubbliche viene spalmato sulla fiscalità generale, perchè se le società che gestiscono il servizio idrico chiudono i bilanci in perdita, i Comuni ripianano i bilanci. Con i nostri soldi.

Non faccio nomi perchè non voglio querele, ma questi baracconi pubblici delle municipalizzate o elle private che SENZA GARA AD EVIDENZA PUBBLICA prendono la gestione del servizio idrico, essendo appunto soggetti pubblici, vengono gestite direttamente dalla politica a livello locale. Spero che chi vota si lo sappia. Questo vuol dire che la presidenza, la vice presidenza, l`ingresso nel cda è deciso dalla politica locale, nello stesso identico modo in cui si decide chi va alla municipalizzata che gestisce i rifiuti, chi va alla fondazione bancaria locale ecc... cosa che ragazzi miei, in certe parti d`Italia significa semplicemente gestione non necessariamente oculata (se il manager nominato viene dalla politica non è necessario che sappia fare il suo lavoro perchè non è al mercato che deve rendere conto), in altri contesti più difficili come spesso avviene nel meridione d`Italia (è un dato di fatto), entrano in ballo anche altri fattori.

Io mi sono andato a vedere la storia personale dei membri del cda, della presidenza e vice presidenza della società che gestisce il sie del mio ato. Ho avuto qualche sorpresa. Fatelo anche voi! Sapete con che criteri sono nominati i delegati dei Comuni agli ATO? Informatevi, vi si aprirà un mondo.

Sono contrario al referendum che impedisce la remunerazione del capitale investito perchè il privato non investe se non ha la remunerazione. Ed abbiamo bisogno di capitali per fermare lo strazio ambientale perpetrato da una rete idrica che disperde il 40% DELL`ACQUA. RAGAZZI, IL 40%

Non dico che i privati siano la panacea, Mandeville è morto anni fa e la teoria delle api è utopia pura, ma meglio gare ad evidenza pubblica che affidamenti incontrollati, meglio i privati della politica locale, meglio una bolletta più alta ma corrispondente all`uso EFFETTIVO e non con costi spalmati sulla fiscalità generale già TROPPO ALTA (vuoi farti la piscina? Vuoi annaffiare il giardino? Vuoi usare molta più acqua di quella che ti serve? Accomodati MA CON I SOLDI TUOI)

Mi chiedo chi farà gli investimenti di cui la rete idrica nazionale ha nel complesso bisogno. I Comuni? Cazzo, mi viene da ridere. Poi scusate, per chiarire, proprio per essere chiari sull`errore della politicizzazione di questi referendum, usati a destra come ultimo ostacolo alla sconfitta ed a sinistra come ultima spallata all`agonizzante Berlusca, anche il PD ha una proposta di legge depositata alla Camera, firmata da Bersani e Franceschini, che prevede la privatizzazione del servizio idrico con la conseguente e necessaria clausola di remunerazione del capitale investito.

Quindi, scusatemi per la prolissità del mio post, sull`acqua io non andrò a votare. Dati alla mano.
11/06/2011 14:52:58
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marcobizziocchi (dal 18/04/02)
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domani vado al mercato e lunedì a lavorare...
11/06/2011 15:00:10
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16055_ban (dal 06/09/09)
BANNATO

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Si` ma.......te l`ho chiesto? ^o^
12/06/2011 09:33:51
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devilman23 (dal 18/04/02)
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ho paura che il quesito sul legittimo impedimento possa tenere a casa gente che invece avrebbe votato SI al quesito sul nucleare, maledizione a lui
12/06/2011 10:26:35
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16055_ban (dal 06/09/09)
BANNATO

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Io spero proprio in contrario!
12/06/2011 10:31:55
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takiro (dal 18/04/02)
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IO vado a votare proprio solo perchè c`è il legittimo impedimento...ma ritiro solo due schede...quella sul legittimo impedimento e la seconda del referendum sull`acqua perchè hanno fatto una boiata non prevedendo un autority di garanzia dei prezzi e degli invetimenti come esiste per es. per l`energia....senza di quella rischiano lo stesso errore fatto con la privatazione delle autostrade.....poi quando chiederanno l`aumento delle tariffe non ci sarà nessuno a controllare che quegli aumenti vadano reinvesiti in infrastrutture.....su quelle che ritiro voto SI. le altre non le ritiro proprio tanto chi vota vota SI quindi l`unica possibilità per chi è per il NO è non raggiungere il quorum....
12/06/2011 10:36:58
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vitosilv76 (dal 22/02/09)
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io sono andato 5 minuti fa a votare fora raga tutti a votare
12/06/2011 11:20:37
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yuza76 (dal 29/10/06)
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Andranno tutti a votare per il nucleare.... io pure!
12/06/2011 11:36:26
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margottola (dal 09/02/09)
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penso e spero che il nucleare trascini un po` di gente a votare...alle 13 vedremo com`è andata la mattinata e intanto guardate questo video..non adoro Benigni ma qui è esilarante!

http://tv.repubblica.it/copertina/la-lezione-di-roberto-benigni-sul-referendum/70561?video=&ref=HREA-

12/06/2011 11:44:44
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ConteDDracula (dal 23/01/04)
MODERATORE

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quoto tracian in toto, e takiro col "referendum sull`acqua perchè hanno fatto una boiata non prevedendo un autority di garanzia dei prezzi e degli invetimenti come esiste per es. per l`energia" ha centrato il problema. Il famoso detto delle pentole e dei coperchi...
12/06/2011 13:15:06
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Silver_Moon (dal 09/04/09)
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Vogliamo parlare del tentativo di boicottaggio dei voti??

Ho votato stamattina presto e poi sono andata a lavoro da mia madre dove ci sono i seggi.

Da entrambe le parti ho riscontrato un problema di cui si lamentavano alcune persone, a molti non sono arrivati i "bollini" da applicare sulla scheda elettorale per sapere dove votare.
Vuoi per un trasferimento di domicilio, vuoi per il cambio di tessera molti necessitavano dell`assegnazione del seggio ma non gli è arrivato nulla e non hanno potuto votare!

Gli hanno detto che dovevano chiamare il numero e andare a prendere sto benedetto bollino altrove e se qualcuno più tenace ha avuto la pazienza molti hanno deciso di rinunciare al voto perchè non gli andava di farsi la trafila prima al telefono, poi andare al centro a prendere sto bollino e tornare stasera tardi o domani (ke lavorano) per votare.

Che schifo...
Voi avete notato qualcosa si simile? io stamattina ne avrò contati una 20ina.
12/06/2011 13:28:05
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margottola (dal 09/02/09)
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un grosso pasticcio mi sembra anche quello degli italiani all`estero...io ho parenti sparsi un po` dappertutto che mi hanno dato informazioni. In alcuni posti le schede sono arrivate regolarmente ma con la formulazione sul nucleare che successivamente è stata modificata, in altri posti non sono arrivate per niente o fuori tempo massimo...come la metteranno?
12/06/2011 13:29:11
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marcobizziocchi (dal 18/04/02)
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beh silver questa è semplice disorganizzazione della città dove vivi non boicotaggio!! e se le persone rinunciano al voto per problemi di file si vede che non ci tengono più di tanto... e poi ti informi prima dove reperire i bollini e qual è il tuo seggio...non aspetti l`ultimo giorno
12/06/2011 13:34:36
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Silver_Moon (dal 09/04/09)
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MARCO no perchè non erano al corrente di aver bisogno del bollino! Pensavano valesse sempre lo stesso seggio. Hanno avvertito stamani quando non risultavano sulle liste!
Le persone non rinunciano solo per problemi di file ma perchè fortunatamente qualcuno che lavora c`è ancora, come fanno tutti a venire a votare domani??? praticamente dovrebbero spendere tutta la giornata di oggi per vere sto bollino e sono sicura che non sono neanche pronti, figurati se ti dicono "abbiamo tutto pronto qui, venga a ritirare".

Non è disorganizzazione della mia città xkè queste cose sono gestite a livello nazionale e ho sentito un amico toscano e uno abruzzese (quello abruzzese ci sta lavorando) che è accaduta la stessa cosa.

è la prima volta ke sento di questo problema...tu dici che è solo coincidenza??

Ma tanto a te che ti frega, oggi vai al mercato.
12/06/2011 13:46:40
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marcobizziocchi (dal 18/04/02)
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di sicuro non è boicotaggio...semplicemente quando si mette in moto la macchina burocratica italiana succedono queste cose...disservizi, ignoranza diffusa, scocciature, mancanza di voglia di fare questo e quest`altro...e questo è il risultato
12/06/2011 14:03:23
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16055_ban (dal 06/09/09)
BANNATO

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gente che non fa il proprio dovere andando a votare.........
12/06/2011 14:20:08
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marcobizziocchi (dal 18/04/02)
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“Non votare un referendum inutile e sbagliato è un diritto di tutti”
12/06/2011 14:39:13
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marcobizziocchi (dal 18/04/02)
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"a San Terenzo, in Liguria. Il circolo Pd ha infatti aderito all`iniziativa Una colazione da battiquorum: domenica mattina sarà aperto per offrire "una colazione democratica a tutti coloro che andranno a votare al referendum". Non sono gli unici. Anche il Popolo viola organizza appuntamenti simili."

UNA COLAZIONE DEMOCRATICA

12/06/2011 15:19:31
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dituttodipiu (dal 13/08/09)
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scusate la mia ignoranza, ma in uno stato dove si fà fatica a smaltire la spazzatura, mi chiedo io ma come si fà a smaltire le scorie radioattive????

fra poco si esce a votare con tutta la famiglia
votate gente, votate
12/06/2011 15:22:33
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16055_ban (dal 06/09/09)
BANNATO

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“Non votare un referendum inutile e sbagliato è un diritto di tutti”

(grazie per avermi risparmiato la fatica di mettere le virgolette)

e` un diritto della gente inutile.


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