A volte googlando si trovano delle chicche :)
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TARTARUGHE, CHE AFFARE MIGLIAIA DI FALSE NINJA SEQUESTRATE IN TUTT` IT
TORINO Dopo le finte magliette Lacoste, le borse di Vuitton di plastica e gli orologi Rolex o Cartier di latta, il mercato dei falsi, questa volta, ha colpito anche il mondo dei giocattoli. Decine di migliaia di false Ninja Turtles, provenienti da qualche scantinato di Hong Kong o Taiwan, hanno invaso gli scaffali di negozi e supermercati di tutta Italia intaccando il business miliardario collegato alle terribili super-tartarughe umanoidi esperte di arti marziali. Un affare non di poco conto. Basti pensare che nel ` 91, la Playmates Toys Inc., la multinazionale californiana del giocattolo che fabbrica le vere Turtles, prevede di produrre oltre 70 milioni di pezzi. Un esercito di pupazzi di plastica verde venduto in tutto il mondo ad un prezzo che, in Italia, oscilla intorno alle 15 mila lire. Un mercato troppo ghiotto per i falsari orientali, favorito anche dal fatto che la Playmates, da qualche mese, non riesce a far fronte all` enorme richiesta. Ma, ieri, dopo un esposto della Gvr e della Giochi Preziosi, le ditte che curano l` importazione nel nostro paese delle Tartarughe Ninja originali, il sostituto procuratore di Torino, Antonio Rinaudo, ha ordinato alla Guardia di Finanza il sequestro delle copie. Rinaudo ipotizza una serie di reati per chi importa e vende i falsi: dalla ricettazione, alla falsificazione del marchio, alla violazione della legge sul diritto d` autore. Lo stesso provvedimento è stato preso per un` altra serie di giocattoli tratti anch` essi da un cartone animato: i Cavalieri dello Zodiaco. I finanzieri hanno già sequestrato migliaia di pezzi presso alcuni grossisti del Nord Italia. Il problema di tutti questi giocattoli spiega l` avvocato Roberto Piacentino, che tutela gli interessi della Gvr è che sono prodotti contraddistinti da marchi commerciali registrati e non possono essere riprodotti senza il permesso dell` autore. Le Turtles, da tempo, sono oggetto di una contraffazione strisciante, ma, con il lancio pubblicitario del film, i falsari hanno immesso in Italia una enorme quantità di pezzi contraffatti. Da un nostro controllo, ci risulta che più di metà dei negozi di giocattoli, vende le false tartarughe. Nella loro quotidiana battaglia contro i cattivi della banda dei Foot, le Turtles certo non pensavano di dover affrontare anche i loro replicanti: tartarughe maligne, in tutto e per tutto simili a loro, che si fanno chiamare con il loro stesso nome, ma che possono perfino nuocere a quei bambini a cui Raffaello, Donatello, Michelangelo e Leonardo sono tanto affezionati. Eppure, questa volta le Ninja prodotte dalla Playmates, si trovano a dover combattere la loro battaglia più aspra. E, posate per una volta scimitarre, bastoni animati e stelle d` acciaio, hanno deciso di ricorrere all` aiuto della magistratura. Vogliamo bloccare la distribuzione dei falsi una volta per tutte, troppi grossisti sono abituati ad importare prodotti fuori legge, sostiene Dario Berté, direttore commerciale della Giochi Preziosi. Nelle ultime settimane, sull` onda dello strepitoso successo del film Tartarughe Ninja alla riscossa (200 mila spettatori in un mese), l` Italia è stata invasa da valanghe di pupazzi di plastica verde alti una quindicina di centimetri, ma con le originali, sono arrivate anche le false Turtles prodotte a basso costo in qualche fabbrica orientale. Fatte con materiali scadenti, non in regola con le leggi europee sulla sicurezza dei bambini che prevedono coloranti non tossici e parti non ingoiabili, migliaia di fantocci contraffatti sono comparsi sugli scaffali di negozi e supermercati. E se le vere super-tartarughe sono pagate anche 15.000 lire, le false costano meno della metà. E` naturale sostiene Luigi Grisoni, titolare della Gvr i falsi non devono pagare le royalties, non hanno spese pubblicitarie, non spendono una lira per il diritto d` autore e, per di più, sono fatti con plastica scadente. La Gvr è l` ultimo anello di una lunghissima catena commerciale che ormai lega la produzione mondiale dei giocattoli ricavati da qualche cartone animato. Le tartarughe mutanti sono le star di un cartone animanto americano creato dalla fantasia di due disegnatori del Massachusset, Kevin Eastman e Peter Laird, che nell` 83 inventavano queste tartarughe che vivono nelle fogne di Nex York, mangiano solo pizza e sbaragliano bande di criminali pazzoidi a colpi di arti marziali. Eastman e Laird concedono alla Playmates Toys tutti i diritti per riprodurre i loro personaggi. E la ditta californiana, a sua volta, affidava la commercializzazione in Europa del prodotto alla Bandai UK Limited, consociata europea dell` omonima azienda giapponese, una multinazionale del giocattolo con un fatturato annuo di 2000 miliardi di lire. Il rappresentante della Bandai in Italia è, appunto, la Gvr di Mercurago di Arona, mentre La Giochi Preziosi è la ditta che distribuisce le agognate tartarughe in tutto il territorio nazionale."
-La Repubblica 24 Gennaio 1991